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Ictus ischemico riabilitazione

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In caso di ictus ischemico riabilitazione e prevenzione per evitare un’altra emergenza simile sono fondamentali. Lo scopo della riabilitazione da ictus ischemico è proprio quella di aiutare i pazienti a riapprendere le abilità che hanno perso improvvisamente quando una parte del loro cervello è stata danneggiata. Ma non solo, è necessaria anche al fine di proteggere la persona colpita dallo sviluppo di nuove problematiche a livello medico, come polmonite, infezioni del tratto urinario, trombosi venosa grave e lesioni da caduta.

Quindi, esattamente cosa fare dopo un ictus ischemico? Ne parleremo in questa guida spiegandoti alcuni centri specializzati d’eccellenza ai quali rivolgersi, esercizi da svolgere in casa utili anche per ritrovare l’equilibrio e ti daremo tutte le informazioni sull’argomento che hai bisogno di conoscere.

La riabilitazione è un processo che dovrebbe iniziare in ospedale il prima possibile e continuare fino a quando ci sono miglioramenti significativi. Indubbiamente il recupero dalla disabilità è un processo lungo e, come il recupero, richiede un forte impegno da parte di tutti gli individui coinvolti, pazienti, famiglie e operatori sanitari. Non esiste un modus operandi per la riabilitazione perché ogni ICTUS è a sé e ogni soggetto risponde in modo diverso. L’entità del recupero dipenderà dalla gravità dell’ictus. Infatti, se per alcuni l’obiettivo della riabilitazione è il recupero completo, per altri è già un ottimo traguardo quello di migliorare la qualità di vita, anche se il recupero non sarà completo.

ictus ischemico riabilitazione

Ictus ischemico riabilitazione cos’è?

La riabilitazione da ictus ischemico ha l’obiettivo di aiutare i pazienti a riapprendere nuovamente tutte quelle abilità che sono state improvvisamente perse quando una parte del cervello è stata danneggiata. Un altro scopo è quello di proteggere l’individuo dallo sviluppo di nuovi problemi medici.

La ricerca mostra che gli elementi più importanti di qualsiasi programma di neuroriabilitazione sono un’attenta istruzione, concentrazione e ripetizione, gli stessi tipi di esercizi che tutte le persone usano quando imparano una nuova abilità, come suonare il piano o lanciare una palla da baseball. I programmi di neuroriabilitazione devono essere adattati per esercitare le abilità compromesse dall’ictus, come debolezza, mancanza di coordinazione, problemi di deambulazione, perdita sensoriale, problemi di presa, perdita della vista o difficoltà a parlare o comprendere.

La ricerca che utilizza tecniche di imaging avanzate ha dimostrato che le funzioni precedentemente localizzate in aree danneggiate vengono trasferite ad altre aree del cervello e la pratica aiuta a guidare questo ricablaggio dei circuiti cerebrali, chiamato precisamente neuroplasticità.

La riabilitazione insegna anche nuovi modi per compensare l’eventuale disabilità residua. Ad esempio, potrebbe essere necessario imparare a lavarsi e vestirsi con una mano, o come utilizzare gli ausili per comunicare in modo efficace se la capacità di usare il linguaggio è compromessa.

Ictus ischemico riabilitazione come funziona?

Vogliamo spiegarti, in sintesi, i meccanismi che si nascondono dietro la riabilitazione post ictus ischemico. Solitamente, in questa fase alcune cellule nervose muoiono mentre altre sono solo danneggiate. La disabilità risultante, quindi, dipende dall’area cerebrale interessata, dalla gravità della lesione, dall’età e dalla salute generale. Le cellule cerebrali morte non saranno più in grado di funzionare, ma le cellule cerebrali danneggiate potranno riprendere la loro attività dopo la guarigione dell’edema o del gonfiore causato dall’ictus. Questo fenomeno spiega il miglioramento osservato nelle prime settimane.

Nella fase acuta tardiva, i miglioramenti successivi sono molto più lenti e, soprattutto, è stato riscontrato che il paziente ha già assunto nuovi modi di fare le cose. Ad esempio, chi è paralizzato alla mano destra, mangia con la sinistra, chi non può camminare si muove con la sedia a rotelle. In alcuni casi, sembra che le aree sane del cervello passino a svolgere determinate funzioni della parte danneggiata. Ecco perché la riabilitazione è principalmente benefica per il miglioramento nella fase post-acuta.

Fisioterapia

La fisioterapia è necessaria per ripristinare sia mobilità che equilibrio e forza muscolare. Questo tipo di riabilitazione inizia in ospedale non appena il paziente mostra segni di recupero fisico.

Lo spostamento dell’arto colpito è una parte importante della riabilitazione e aiuta a prevenire l’accorciamento muscolare e le contratture, come a mantenere il tono e la forza muscolare. Se il soggetto non è in grado di muovere i muscoli in modo autonomo, il fisioterapista lo stimola a eseguire esercizi di movimento passivo. Inoltre, incoraggia il paziente a impegnarsi in altre attività, come girarsi nel letto, cambiare posizione e sedersi.

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Logopedia

Una delle conseguenze più comuni dell’ictus ischemico è la perdita della capacità di parlare o di articolare bene le parole, insieme alla capacità di leggere e scrivere o anche semplicemente di deglutire. La riabilitazione in questo caso viene usata per ripristinare il linguaggio e insegna ai pazienti anche tutte quelle tecniche vocali e respiratorie, utili per ogni persona.

Il successo dipende dalla regione cerebrale lesa, dallo stato fisico generale del paziente, dalle capacità funzionali e cognitive pre-ictus, dalla capacità di apprendimento e dall’atteggiamento mentale del paziente.

Terapia occupazionale personalizzata

La terapia occupazionale personalizzata insegna alla persona come affrontare le attività quotidiane per tornare alla normale vita sociale e lavorativa e ristabilire la propria autonomia. Il trattamento è individualizzato, tiene esattamente conto delle esigenze dell’individuo nell’ambiente in cui vive. Attraverso la terapia occupazionale è possibile rientrare nell’ambiente sociale e lavorativo, migliorando così la qualità della vita dei pazienti e dei anche dei loro familiari.

Esercizi riabilitazione ictus ischemico

Vogliamo ora indicarti alcuni semplici ma efficaci esercizi di riabilitazione ictus ischemico. Considera che generalmente il movimento di un lato del corpo è compromesso dopo un ictus e la mancanza di coordinamento bilaterale potrebbe rendere difficile il mantenimento dell’equilibrio. Fortunatamente, l’equilibrio può essere migliorato attraverso la ripetizione.

Se il paziente esegue regolarmente degli esercizi di riabilitazione mirati all’equilibrio, stimola il suo cervello a ripristinare e rafforzare le connessioni ai gruppi muscolari rilevanti.

Ecco alcuni esercizi per migliorare l’equilibrio e ripristinare la coordinazione e la stabilità dopo un ictus di qualsiasi gravità, anche in situazioni di paralisi.

Pugni in avanti

Questo esercizio va eseguito da seduto, su una sedia o sul letto. Distendi le braccia davanti a te e unisci le mani. Prova a piegarti in avanti senza sforzare troppo e successivamente torna in posizione eretta. Ripeti questa serie almeno 10 volte. Per rendere l’esercizio più impegnativo ed efficace, laddove fosse possibile nel tuo caso, prova ad inclinarti anche lateralmente oltre che in avanti, quindi piega il busto a sinistra e a destra, sempre con le braccia allungate davanti a te e mani incrociate.

Marcia da una posizione seduta

Potrebbe sembrare strano, ma la marcia da seduti è un ottimo metodi per riacquisire l’equilibrio, infatti lavora sia sulla coordinazione superiore che su quella inferiore. Stai seduto e tieni la schiena dritta. Inizia ad alzare le ginocchia, alternando gamba destra e sinistra, spingendole il più in alto possibile. Assicurati di non andare indietro con il busto, altrimenti il baricentro risulterebbe spostato. Fai questo esercizio per almeno 30 secondi concentrandoti sulla postura piuttosto che sulla velocità con cui alzi le ginocchia.

Esercizi per migliorare l’equilibrio durante il passaggio dalla posizione seduta a quella in piedi

Questa tipologia di esercizio è utile per mantenere l’equilibrio sia da seduti che in piedi. Per eseguirlo correttamente, siediti con le gambe leggermente divaricate mantenendo le ginocchia in linea con le tue spalle. I piedi dovrebbero stare leggermente in dietro rispetto alle ginocchia. Sali spostandoti in posizione eretta mantenendo l’equilibrio per alcuni secondi e poi siediti. Ripeti l’esercizio almeno una decina di volte e se vuoi renderlo più completo tieni in mani qualcosa di pesante.

Centri riabilitazioni ictus ischemico d’eccellenza

Esistono dei centri riabilitazione ictus ischemico d’eccellenza in territorio italiano e te ne indichiamo alcuni ai quali puoi rivolgerti:

  • IRCCS Santa Lucia (Roma): specializzazione della neuroriabilitazione in caso di deficit neurologici;
  • Bambino Gesù di Roma: riabilitazione nell’età evolutiva nel caso di specifiche patologie nei bambini o eventi traumatici;
  • Ospedale Niguarda (Milano): struttura dotata di palestre e macchinari necessari per percorsi riabilitativi (per i trasporti A/R da e per l’ospedale Niguarda di Milano clicca qui.) centri riabilitazione ictus ischemico

Quando un paziente con ictus può iniziare la riabilitazione?

La riabilitazione inizia in ospedale solitamente entro 48 ore dall’ictus, quando le condizioni del paziente si sono stabilizzate. Il fisioterapista interviene subito con esercizi che permettano di recuperare la mobilità dell’arto, a volte assistiti, altre volte da svolgere autonomamente.

Come dicevamo prima, i pazienti potrebbero aver bisogno di apprendere nuovamente movimenti basici come imparare a sedersi, alzarsi dal letto, stare in piedi e camminare. Anche riacquistare gradualmente la capacità di svolgere alcune azioni che fanno parte della routine quotidiana come lavarsi, vestirsi e usare il bagno sono già dei piccoli passi per riottenere la propria indipendenza.

Parliamo a questo punto di riabilitazione post ictus ischemico e risultati, da cosa dipendono? Ecco alcuni fattori che incidono inevitabilmente:

  • tipo di gravità del danno cerebrale;
  • età del soggetto (i giovani guariscono più completamente e velocemente);
  • tipo di programma riabilitativo;
  • gravità di altre patologie mediche associate;
  • collaborazione della famiglia e degli amici;
  • ambiente domestico e sicurezza della casa;
  • ambiente di lavoro che può agevolare o ostacolare il ritorno;
  • grado di vigilanza del paziente.

Indice: Ictus ischemico riabilitazione

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