La magnetoterapia è un trattamento di medicina alternativa che utilizza campi magnetici per trarne effetti benefici, soprattutto per:
– fratture ossee, accelerando il consolidamento del callo osseo;
– dolori articolari, muscolari o muscolo-articolari;
– malattie scheletriche come l’osteoporosi.
Quando si usa la magnetoterapia?
I magneti della magnetoterapia sono in grado di creare campi magnetici di due tipi: a bassa frequenza (compresa tra i 5 e i 100 Hz) o ad alta frequenza (compresa tra i 18 e i 900 MHz).
Queto trattamento è consigliato in presenza di:
- Osteoporosi;
- Fratture e ritardi di consolidamento osseo;
- Osteonecrosi;
- Forme di artrite, tra cui osteoartrite (o artrosi), artrite reumatoide e periartrite;
- Pseudoartrosi;
- Sindrome del tunnel carpale;
- Algodistrofia;
- Reumatismi articolari o dolori articolari;
- Fibromialgia;
- Episodi di borsite, tallonite, epicondilite, cervicalgia, lombalgia o lombosciatalgia;
- Lesioni della cartilagine;
- Lesioni cutanee venose, piaghe da decubito, piaghe da ustioni ed edemi;
- Arteriopatia degli arti inferiori;
- Protesi articolari, per favorire il consolidamento di quest'ultima dopo l'innesto.
La magnetoterapia a bassa frequenza è utile per favorire l’assimilazione del calcio, e quindi rinforzare l’apparato scheletrico; o per stimolare la calcificazione ossea, quindi accelerare i tempi di guarigione da una frattura ossea.
La magnetoterapia ad alta frequenza è utilizzata per favorire la circolazione sanguigna e ridurre le infiammazioni, il tutto per alleviare i dolori.
Una seduta dura dai 20 ai 35 minuti e ogni ciclo prevede dalle 10 alle 30 sedute.
Controindicazioni ed effetti collaterali della magnetoterapia
La magnetoterapia è controindicata, principalmente, a due categorie di individui:
I portatori di un pacemaker o un defibrillatore cardioverter portatile e
Le donne incinte.
Per quanto riguarda la prima circostanza, la controindicazione si spiega con il fatto che i campi magnetici, generati a scopo terapeutico, potrebbero interferire con il corretto funzionamento del dispositivo elettronico, deputato a controllare il ritmo del cuore.
Per quanto concerne invece la seconda situazione, la controindicazione trova fondamento nel sospetto che gli stessi campi magnetici sopraccitati potrebbero essere causa di anomalie fetali, quindi compromettere il normale sviluppo del feto.
Ad ogni modo la magnetoterapia non presenta effetti collaterali in quanto indolore e sostanzialmente sicura.
La magnetoterapia funziona davvero?
Chi l’ha provata conferma di aver trovato benefici e quindi la sua efficacia ma nessuno studio clinico-scientifico condotto finora ha provato l’effettiva efficacia della magnetoterapia.