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Calcemia corretta: quando è alta o bassa? Sintomi e cura

Calcemia corretta

Cosa si intende per calcemia corretta? Quando è alta o bassa e quali sono i sintomi e la cura da seguire? Cercheremo di dare risposta a tutte queste domande partendo dal presupposto che la calcemia è un test che permette di misurare la concentrazione di calcio presente nel sangue. L’esame potrebbe evidenziare la presenza di ipocalcemia nel caso in cui il calcio sia inferiore ai valori medi, oppure di ipercalcemia nel caso contrario.

Perché si verificano queste alterazioni? Quali sono i valori normali di calcemia? Come intervenire nel caso di squilibri? Scopriamolo insieme.

Calcemia corretta

Calcemia corretta: cosa si intende?

Con calcemia corretta si intende precisamente il livello di concentrazione di calcio nel sangue. La sua circolazione avviene sia in modo libero che insieme alle globuline e all’albumina.

Il calcio totale controlla i livelli di queste due modalità di circolazione nel sangue e rientra nei test di routine utilizzati per valutare le generali condizioni di salute di un soggetto. Quello che è chiamato calcio ione è un altra tipologia di esame che verifica il livello di calcio circolante in forma libera, cioè calcio separato dall’albumina e dalle globuline che non sono nient’altro che proteine ​​plasmatiche.

Considera che solo l’1% del calcio totale presente nell’organismo circola nel sangue, dato che il restante 99% viene immagazzinato dall’apparato scheletrico. Per mantenere una corretta concentrazione a livello ematico del calcio, si mobilita il calcio presente nelle ossa.

Calcemia corretta: perché è importante

Perché il calcio è fondamentale per una buona salute?

Il calcio è necessario per la vasodilatazione, per agevolare le trasmissioni nervose, per i processi muscolari nonché nelle segnalazioni intracellulari ed ormonali. Quindi è necessario per lo svolgimento di numerose funzioni corporee e deve essere mantenuta una concentrazione costante di questo minerale sia nel sangue che a livello cellulare che osseo.

Qual è la funzione del calcio?

Questo minerale è prezioso per le nostre funzioni corporee. Principalmente il suo ruolo è direttamente collegato alla struttura ossea, in cui viene immagazzinato naturalmente. Quindi contribuisce allo sviluppo e alla formazione delle ossa e dei denti.

Calcemia corretta: quando viene prescritto l’esame?

L’esame per la calcemia corretta viene prescritto in ambito dei test che fanno parte del pannello metabolico oppure in presenza di sintomatologia di patologie renali, ossee o della tiroide.

Il medico potrebbe prescrivere il test anche in caso di sintomi di ipercalcemia quali eccessiva debolezza e stanchezza, nausea e vomito, inappetenza, dolore addominale, minzione frequente, costipazione. Anche in caso di sintomi di ipocalcemia, quali crampi addominali o muscolari e formicolio alle dita, il professionista potrebbe richiedere l’esecuzione dell’esame.

Infine, potrebbe essere indispensabile effettuare l’esame della calcemia in caso di alcune tipologie di cancro o per testare la validità di una terapia specifica per equilibrare e stabilizzare i livelli di calcio presenti nel sangue.

Calcemia valori normali

Quali sono i valori normali di calcemia? La concentrazione totale va dagli 8,8 mg/dl ai 10,4 mg/dl. Il 40% del calcio ematico è legato a proteine plasmatiche come l’albumina. Il 60%, invece, è calcio ionizzato, o libero.

Calcemia alta

Quando si parla di calcemia alta, o ipercalcemia? Quando la concentrazione di calcio nel sangue supera i 12 mg/dl. In realtà, in alcuni casi si potrebbe già parlare di calcemia elevata quando  il valore supera i 10,4 mg/dl. Ad ogni modo, i valori normali di calcemia spesso dipendono dal laboratorio che effettua le analisi e dai suoi parametri di riferimento.

L’eccesso di calcio nel sangue, scientificamente chiamato ipercalcemia, si verifica quando il valore di questo minerale nel sangue è superiore a 12 mg / dl, che può essere causato da cambiamenti ormonali che possono essere collegati all’ipertiroidismo o al cancro, per esempio.

Viene raccomandato di ripetere il test laddove i risultati del primo esame effettuato avessero evidenziato la presenza di elevati livelli di calcio.

Calcemia alta cause

Ecco le principali cause di calcemia alta, o ipercalcemia:

  • Tubercolosi;
  • Iperparatiroidismo;
  • Eccessiva assunzione di calcio;
  • HIV;
  • Assunzione eccessiva di vitamina D;
  • Ipertiroidismo;
  • Cancro;
  • Malattie ossee;
  • trapianto dei reni;
  • inattività e immobilità forzata.

calcemia corretta

Calcemia bassa

In presenza di calcemia bassa, o ipocalcemia, i livelli di calcio nel sangue sono bassi, a volte anche senza sintomatologia. Al contrario, in molti casi, i soggetti con ipocalcemia possono avere pelle secca, fragilità delle unghie e capelli particolarmente spessi.

Sono frequenti anche spasmi muscolari alle dita di mani e piedi ma anche alla gola, labbra e lingua. Nei casi più seri sono presenti anche sintomi neurologici come confusione mentale, depressione, perdita di memoria e allucinazioni. Non appena si riacquista una calcemia corretta i sintomi scompaiono.

Ipocalcemia cause

Indichiamo qui di seguito le cause di ipocalcemia:

  • Ipoparatiroidismo;
  • Pseudoipoparatiroidismo;
  • Ipomagnesemia (basso livello di magnesio);
  • Pancreatite;
  • Carenza di vitamina D;
  • Scarso apporto di calcio tramite l’alimentazione;
  • Insufficienza renale;
  • Assunzione di farmaci quali anticonvulsivanti, corticosteroidi, calcitonina;
  • Aumento del fosforo.

Livelli bassi di calcemia possono anche essere dovuti a una scarsa presenza di albumina, anche se in questo caso specifico il calcio presente in forma libera e non legato alle proteine plasmatiche potrebbe avere valori normali. Di conseguenza, i processi metabolici del calcio potrebbero non avere disfunzioni.

PHT calcemia

Quali sono gli ormoni secreti in ipocalcemia?

Il PTH è il principale ormone secreto dalle ghiandole paratiroidi e ha l’importante ruolo di mantenere costante la concentrazione di calcio nel sangue. In presenza di ipocalcemia, viene rilasciato il PTH per agire sui reni trattenendo il calcio che altrimenti verrebbe eliminato con le urine e per favorire l’assorbimento a livello intestinale del calcio.

Pian piano che i valori di calcemia aumentano, il PTH secreto diminuisce.

Vitamina D calcemia

Vitamina D e calcemia hanno una relazione? Sì, dato che una delle principali funzioni di questa vitamina riguarda l’assorbimento del calcio a livello osseo e intestinale. Ecco perché in caso di carenza di vitamina D, potrebbe verificarsi una condizione di ipocalcemia a causa di un ridotto assorbimento del calcio nell’intestino e un aumento della produzione di PTH.

Al contrario, nel caso di eccessiva assunzione di vitamina D, anche tramite la dieta, potrebbe insorgere l’ipercalcemia.

Calcemia e fosforemia

Oltre al calcio anche il fosforo è determinante nella formazione dell’apparato scheletro e nelle funzioni cellulari. Circa l’80% del fosforo totale contenuto nel corpo si trova proprio nelle ossa.

Se la calcemia corretta prevede valori di calcio stabili entro 8,8 e 10,4 mg/dl, il livello di fosforo giornaliero deve rimanere tra i 2,7 e 4,4 mg/dl. Questo equilibrio tra calcio e fosforo evita l’insolubilità.

calcemia sintomi

Calcemia e tiroide

Come abbiamo indicato prima l’ormone PTH gioca un ruolo fondamentale nel controllo del metabolismo del calcio. Questo significa che patologie delle paratiroidi possono avere come conseguenza una calcemia bassa o calcemia elevata in base alla quantità di ormone secreto, più o meno rispetto alla norma.

Durante un intervento di tiroidectomia, spesso vengono asportate o lesionate le paratiroidi e questo potrebbe causare inevitabilmente una condizione di ipocalcemia.

Una causa di ipercalcemia endocrina di tipo endocrino molto frequente è l’adenoma delle paratiroidi. In questo caso un piccolo ed isolato tumore incide sull’eccessiva produzione di paratormone.

Calcemia corretta esame: come prepararsi

Come prepararsi all’esame di calcemia? Non è necessario rimanere a digiuno ma il medico potrebbe indicarti di sospendere alcuni farmaci che prendi abitualmente. Infatti, potrebbero condizionare i risultati e i valori della calcemia. Alcuni sono i seguenti:

  • Farmaci antiacidi;
  • Diuretici;
  • Litio;
  • Vitamina D.

Calcemia corretta come si calcola

Qual è la formula per calcolare la calcemia corretta?

Formula Calcemia corretta: Calcemia TOT + [0,8*(4,0 – albuminemia g/dl)].

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